Filò

Favole filosofiche al telefono: da casa a casa in tempi di quarantena

di Sara Gomel

«Perché proprio le favole?» ci hanno chiesto alcuni. «I filosofi non raccontano favole, si sa: cercano il vero, il bene e il giusto». Questa frase non detta è molto spesso il sotto testo di uno dei pregiudizi più inscalfibili sulla figura del filosofo, che alcuni immaginano come un gran giocoliere di parole, un sofista, o come un erudito o un sapiente distaccato dagli eventi del mondo.
Noi siamo convinti invece che la filosofia viva di occasioni, di incontri e che, anche quando è intrapresa con rigore, possa suscitare interesse in persone di tutte le età, più o meno familiari con la disciplina. Le favole sono meno brusche delle tradizionali forme del pensiero filosofico: interrompono la noia, ci riportano all’infanzia, sono scintille nella routine sempre uguale di questi giorni. A volte, con un’esattezza che ormai è quasi possibile prevedere, le scintille ci vengono restituite, e il filosofo giova dell’esperienza tanto quanto il destinatario.

Clicca qui per leggere l’articolo completo!